Politica Roccalumera
ROCCALUMERA. L’ENNESIMO BOTTA E RISPOSTA MAGGIORANZA-OPPOSIZIONE
Roccalumera – Mareggiata 2014: nemmeno la dichiarazione di calamità naturale frena la polemica della maggioranza.
Con la convocazione del consiglio comunale per il 20/02/2014 avente all’o.d.g. “Mareggiata dell’1 e 2 febbraio 2014 – Richiesta stato di calamità ai sensi della l.r. 42/95 ed emergenza ai sensi della l.r. 225/92” si pensava dovesse prevalere il buon senso tenuto conto dell’importanza dell’argomento: così non è stato, purtroppo! Ad inizio di seduta la minoranza ha preventivamente dichiarato la propria disponibilità al voto favorevole per dare un’immagine di compattezza e, quindi, più forza alla richiesta, evitando ogni polemica.
La maggioranza, piuttosto che parlare ed illustrare gli interventi fatti in occasione della mareggiata 2014 ed affrontare i problemi ancora da risolvere, inspiegabilmente, dedica quasi un’ora a discutere delle mareggiate del 2009 e del 2010 che non avevano nulla a che vedere con l’argomento in discussione: qualcuno, evidentemente, voleva rivangare il passato e non aveva alcuna intenzione di rinunciarvi!
Nonostante la minoranza abbia manifestato al Presidente l’ennesima violazione del regolamento, sia in termini di divagazione (art. 28 c. 3) che di durata (art. 29 c. 2), al consigliere Cacciola è stato consentito di continuare il confronto con le altre mareggiate degli anni 2009 e 2010 facendo solo emergere la diversità di spesa complessiva e non gli interventi fatti e, soprattutto, non evidenziando la diversa intensità degli eventi. Ancora peggio, e qua si vede che il tutto non è stato costruito in buona fede, si omette di parlare dei costi delle due mareggiate del febbraio e marzo 2012 che hanno avuto intensità e, quindi, costi paragonabili a quella del 2014.
La minoranza ha dato atto che la macchina della protezione civile anche in questa occasione ha funzionato bene, come già accaduto in passato: nessuna nuova conquista, quindi, da parte della nuova amministrazione. Il gruppo comunale di protezione civile, istituito ed operativo da circa quattro anni, unitamente al corpo di polizia municipale, all’ufficio tecnico ed a tutti i dipendenti comunali coinvolti, hanno svolto egregiamente il loro compito, monitorando l’evolversi dell’evento fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
La chiusura al transito veicolare del lungomare, dopo l’istituzione del senso unico sulla principale Via Umberto I, non era una novità in casi del genere. Su 4.200 abitanti lo sapevano tutti tranne uno: il consigliere Cacciola.
Sembra che a Roccalumera si siano invertiti i ruoli: la minoranza è costruttiva, non applica la vecchia politica di mettere il bastone fra le ruote all’Amministrazione, anzi tenta di fare qualcosa di utile per Roccalumera, in ossequio al ruolo di controllo assegnatogli dai cittadini; la maggioranza, invece, per partito preso, alimenta la polemica e bacchetta, a prescindere, la minoranza.
L’Amministrazione attiva dovrebbe prendere coscienza del proprio ruolo, della responsabilità e del dovere di risolvere i problemi della collettività e non fare le sue scelte sempre e comunque in funzione del passato: così si spreca tempo utile ad affrontare i problemi e le vere emergenze nei tempi e modi giusti. Basta con le polemiche che guardano al passato e distolgono l’attenzione dei cittadini dai problemi reali: Roccalumera ha bisogno di una classe politica responsabile che non abbia bisogno di riscatto e di rivalse.
I consiglieri: Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Mauro Sparacino, Antonella Totaro.
Roccalumera: Argiroffi, la minoranza anziché fare mea culpa, travisa i fatti.
Egregio Direttore, come da consuetudine, devo sconfessare le notizie di stampa riferite dalla minoranza in merito ai lavori dell’ultimo consiglio comunale. I consiglieri minoritari lamentano che la maggioranza, anziché dedicarsi al fare costruttivo e risolvere i problemi della collettività, è pervasa dalla polemica sterile ed inutile, volta sola a guardare al passato, di nessun vantaggio per i problemi del paese. In più essi lanciano accuse al Consigliere Cacciola di aver trattato argomenti non pertinenti all’ordine del giorno ed al Presidente del Consiglio Garufi di aver condotto i lavori d’aula in dispregio del regolamento, consentendo al Cacciola di parlare per oltre un’ora.
Prima di tutto voglio ricordare ai consiglieri della minoranza che da sette mesi, io e tutti gli amministratori che mi collaborano non facciamo altro che attenzionare e risolvere i problemi che si presentano, e se così non fosse stato, non avremmo approntato la soluzione ai guasti prodotti da chi mi ha preceduto, riuscendo a mettere in sicurezza i conti del comune e pagato i debiti ereditati, nonché estinguere l’avanzo di cassa contratto con le banche. Ritengo, quindi, che sul punto la minoranza nessuna morale o lezione può impartire. Dopo di che, voglio sottolineare che l’operato di Cacciola e Garufi nell’ultimo consiglio comunale sono stati ineccepibili, perché il loro non è stato altro che un atto di trasparenza offerto a tutti i cittadini. In detto consiglio comunale il Presidente ha permesso al consigliere Cacciola di rappresentare fatti incontestabili ed inconfutabili, attinenti alle modalità di spesa per la mareggiata occorsa ed alla sbalorditiva differenza con i costi sostenuti in passato per analoghi interventi. Cacciola ha posto all’attenzione di tutta la comunità di Roccalumera che oggi per pulire il lungomare dopo la mareggiata sono stati spesi 6 mila euro, prima per lo stesso intervento sono stati spesi 80 mila euro.
Quello di Cacciola è stato, quindi, un intervento di denuncia e non di polemica, soprattutto è stato un atto di informazione per tutta la comunità di Roccalumera. Ed il Presidente del Consiglio non ha infranto alcun regolamento, nell’offrirgli lo spazio di tempo censurato, in quanto ha così permesso che venisse portato a termine un atto di trasparenza, onde i cittadini sapessero come sono stati mal spesi i loro soldi. In pratica si è trattato di un autentico atto di democrazia. Mi sarei aspettato da Corrini, Melita e compagni una presa d’atto ed un’ammissione di colpa, in modo da smarcarsi da un passato così inquietante. Invece, costretti dall’ingombrante presenza del loro leader, hanno reputato di dover produrre la difesa d’ufficio dell’operato di Miasi e Santisi, non rendendosi conto che la loro è una causa persa, votati così facendo alla sconfitta.
Cordialmente. Gaetano Argiroffi
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