Roccalumera. Torna lo “Smista Usato”

Roccalumera (Me). Era Giovedì 15 dicembre 2011, erano le ore 19.00 e veniva inaugurato lo “Sportello Smista Usato”. Al piano terra del palazzo comunale, in quei locali che per anni erano stati adibiti a deposito attrezzi per uso esclusivo degli operai del Comune. L’avvocato Gianni Miasi, allora primo cittadino di Roccalumera, ci aveva visto giusto. Fu infatti il primo a credere e plaudire l’utilità del “riuso” già 13 anni fa, affidando all’Associazione “E… Bera Filava”, guidata dalla Presidente Teresa Brancato (nella foto), un ruolo molto delicato (e discusso all’epoca), ma di comprovata utilità alla collettività. Non solo indumenti, pensando a famiglie momentaneamente in condizione di disagio.

Siglato un protocollo, per un servizio gratuito alla cittadinanza bisognosa. Salutando il 2024 e abbracciando il 2025, torna a Roccalumera lo “Smista Usato”. L’amministrazione comunale, capitanata dal Sindaco (e deputato regionale) Pippo Lombardo, ha recentemente approvato un protocollo di intesa per la promozione di un centro per il riuso e lo scambio di oggetti e indumenti. Sarà ancora l’associazione “E… Berta Filava” e naturalmente la sempreverde Teresa Brancato a organizzare il riciclo, riciclo mai come adesso attuale, poichè finalizzato alla riduzione degli sprechi, supportando famiglie in difficoltà.

Solidarietà a braccetto con riuso, ove sottolineare la volontà di un paese già “Bandiera Blu”, attento alle tematiche dell’efficienza anche nella Raccolta Differenziata. La Giunta ha quindi dato incarico agli uffici comunali di dare attuazione al Protocollo, ognuno per le proprie competenze. L’ente garantirà il supporto logistico, la disponibilità degli spazi e la promozione dell’iniziativa attraverso i propri canali ufficiali. L’associazione, invece, coordinerà le attività operative di raccolta, selezione e distribuzione dei beni, avvalendosi di volontari e risorse proprie, collaborando coi Servizi Sociali comunali.

L’accordo ha la durata di due anni e la distribuzione dei beni avverrà prioritariamente a favore delle famiglie segnalate dai Servizi Sociali comunali, seguendo criteri di trasparenza ed equità. Il Comune non sosterrà costi diretti salvo l’eventuale concessione di spazi.

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